I libri di vibrisselibri sono disponibili gratuitamente in pdf. Alcuni di essi sono anche stati pubblicati a stampa o come audiolibri. Basta cliccare su una copertina e appariranno i link per prelevare il testo e la copertina, le schede di presentazione, le rassegne stampa, i booktrailer.
Alessio Paša: Appuntamento con il notaio
disponibile in pdf e in libreria
Quattro racconti in versi, diverse angolazioni che si aprono su porzioni di vita ordinarie e per questo emblematiche. I pensieri, i gesti e le parole dei protagonisti sono collezionate e disposte nello spazio di una strofa. Una poesia del quotidiano che riflette con una forza originale e autentica sulle relazioni affettive.
Appuntamento con il notaio svela, poco alla volta, le ragioni di un sentimento, le fondamenta di una scelta. Una vita coniugale consueta, il ménage di un famiglia come tante altre, rivisitati attraverso gli occhi di una donna. L’occasione è l’azzardo, la frettolosa speculazione immobiliare di un marito inesperto e senza radici, il tradimento presagito della moglie che si compie.
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Andrea Comotti: L’organigramma
disponibile in pdf e come audiolibro
Nicotrain è uno scrittore. Scrive gialli che sono storie di cui ha «assaporato dal di dentro umori e colori e dolori anche». I suoi libri danno soluzioni reali a casi non ancora risolti. Uno scrittore che è un po’ investigatore e un investigatore che vuole raccontare.
Nicotrain realizza il suo sogno quando si compra una casa sul lago. Apre porte, esplora, misura. In un’intercapedine trova uno scatolone di fotografie. Guarda. Riconosce. Il luogo, l’occasione, persino alcune facce: Piazza Fontana. Quel 12 dicembre. C’era anche lui quel giorno, arrivato sul posto subito dopo l’esplosione, richiamato dalle voci che già correvano. Di bocca in bocca. Di sirena in sirena, per le vie di Milano.
Primi piani. Dal passato riemergono quei personaggi strani che lui stesso aveva notato.
Comincia la ricerca. Quelle foto sono state scattate da un gruppo di anarchici che della fotografia avevano fatto il loro organo di controinformazione. Avevano scoperto qualcosa.
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Carlo Cannella: Tutto deve crollare
disponibile l’anteprima in pdf
Dal 6 aprile 2011 in libreria presso Perdisa Pop editore.
Fin dalle prime righe Tutto deve crollare trascina il lettore in una storia dalle tinte profodamente cupe, in un’atmosfera noir spietata che non può lasciare indifferenti.
Vi si narra la vicenda di un anarchico fuggito in Brasile negli anni Cinquanta e divenuto un personaggio cinico, violento, senza scrupoli. All’inizio del romanzo, negli anni Settanta, costui si trova ancora in Amazzonia, dove fa rapire dal suo fido braccio destro Fernando una ragazzina india, Isabel, che sposa e porta in Italia. Qui le fa mettere al mondo una bimba, Marta. La vita di Marta è travagliata fin dai primi anni: il padre, geloso dell’esclusività del rapporto esistente tra la moglie e la figlia, dopo un breve periodo le separa per sempre facendo riportare Isabel in Sudamerica, mentre successivamente lei, all’età di dieci anni, viene stuprata da Fernando, col quale intesse una morbosissima relazione. Alla morte di lui Marta si trasferisce a Padova, dove si iscrive all’università e incontra Gianmario, un ex militante di Lotta Continua, di cui s’innamora e con cui vive una lunga storia idilliaca…
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Demetrio Paolin: Una tragedia negata
disponibile in pdf e in libreria
In Una tragedia negata Demetrio Paolin compie un’approfondita analisi sulla narrativa ispirata agli anni di piombo. Sono due, in particolare, i fili conduttori che legano i testi presi in esame in questo saggio. Due aspetti nodali che l’autore ha individuato, portato alla luce e sui quali ci invita a riflettere: l’assenza della figura del nemico e la conseguente negazione della cifra tragica nei sanguinosi eventi che caratterizzarono il periodo in questione. In tutti i libri che Paolin analizza la scelta della lotta armata viene declinata all’interno di un ambito familiare, quasi a voler annullare o «disinnescare» la violenza contenuta in quei fatti di sangue. Il suo saggio, infatti, prende le mosse da un’analisi approfondita del rapporto tra “padri” e “figli”. Padri, che in alcuni casi si rivelano ex partigiani, e figli che hanno optato per la vita clandestina dei brigatisti.
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Giuseppe Caliceti: Canti emiliani dei morti
disponibile in pdf
Nei Canti emiliani dei morti, Giuseppe Caliceti elabora un lutto. Per la morte dei suoi ricordi di infanzia, colmi dell’amore di suo padre Gisberto, idealista maestro di orfanotrofio. Per la morte dell’ispirazione,impersonificata dal poeta Corrado Costa e dai poeti visionari della neoavanguardia emiliana. Per una Reggio Emilia che oggi non esiste più e delle cui contraddizioni si avverte la nostalgia.
La somma di tante malinconiche assenze ci viene restituita in versi, in un poema in quattro atti, per certi versi epico-bucolico, per altri moderno e sperimentale. Musicale anche se pieno di interferenze sonore (frammenti di canzoni, di spot televisivi, di versi altrui), rassicurante perché rievocativo ma anche provocatorio ed ambizioso con i suoi giochi di interpunzione. Caliceti ascolta e trascrive il dettato della memoria senza sconti, seguendo fedelmente il suo percorso tortuoso, incoerente, libero da calcoli editoriali. Con spiazzante crudezza, Caliceti ripercorre la propria formazione letteraria e sentimentale.
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Si sta come a Natale
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Ventuno storie di Natale scritte da vibrisselibraie e vibrisselibrai.
Quella del Racconto di Natale è una tradizione pericolosa. Ci si sono cimentati, e magari divertiti, molti Grandi Scrittori: da Christian Andersen, Charles Dickens e Lev Tolstoj fino a – tanto per stare a casa nostra – Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Dino Buzzati, Italo Calvino. Senza contare le Poesie di Natale: ci hanno provato, tanto per dire, Guido Gozzano (la famigerata «Il campanile scocca / lentamente le sei», e le sette, le otto, le nove, eccetera), Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti.
Peraltro, è difficile immunizzarsi dal Natale. Perfino chi cerca di ignorarlo snobisticamente (ad esempio incontrandoti per la strada e dicendoti gaio: «Buon solstizio!») o chi, per le sue ragioni che non discutiamo, arriva addirittura a detestarlo, finisce con il confermarne la centralità nel nostro sistema cronologico, familiare, economico, affettivo, gastronomico, religioso («È la dialettica, baby»). Non sarà un caso se i Pronto Soccorso degli ospedali e i centralini di Telefono Amico sono intasati, il giorno di Natale, dalle richieste di conforto di persone sole e depresse. Perché col Natale bisogna farci i conti: non si può semplicemente decidere di farne a meno.
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